La città punico-romana
si eleva sull'altura a picco
sul mare con le rovine millenarie
diventate libri aperti
di Storia e nidi ancestrali
dei gabbiani.
I bambini sono iniziati
a conoscere il passato
tra queste macerie ordinate
dei loro avi, mentre occhi esperti
scorgono nelle acque muri
di confine, confusi dai più
con scogli a sfioro tra le onde
cristalline.
Per mano conduco la mia musa
verso i templi, le domus, le terme
ormai aride, cogliendo fichi da un albero
peccaminoso e, mentre marcio sulla terra
secolare in preda a mesta letizia,
con carezze di labbra
moderne
alimento su un altare secolare
il fuoco dell'amore
nella nostra Storia.
Nora, 4 agosto 2020
Per mano viaggio col mio poeta verso il confine di terre ignote, accarezzate da acque limpide e calme, sussuro un amore senza fine ne confine.
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